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UN VIAGGIO DI 12 SETTIMANE CHE CI PORTERÀ A DOMENICA 5 MARZO

INTRODUZIONE

La preparazione che vi verrà suggerita non è e non può essere un abito su misura.

Un amatore che non sia un atleta evoluto ha soprattutto necessità di apprendere i parametri più importanti per la preparazione, necessari e sufficienti ad ottenere un risultato apprezzabile.

Ho sempre personalmente guardato con sospetto le famose “tabelle” di allenamento che da sempre le riviste specializzate, alcuni tecnici blasonati e tanti altri soggetti predispongono a uso e consumo di chi si allena. Questo non perché sia contrario alla programmazione delle preparazioni, ma perché la tabella “oggettiva”, propinata “erga omnes” cioè per chiunque, la trovo poco seria.

L’atleta è un soggetto con tutta una serie di parametri. Alcuni di questi li relazionerò di seguito, tutti parametri importanti che però non sono assolutamente sufficienti.

Per arrivare alla tabella soggettiva, non quella oggettiva, a mio parere è necessario conoscere il tecnico, avere con lui un approccio confidenziale, fare i primi allenamenti nei quali il tecnico, se è preparato e ha quello che definisco l’intuitus athletae, cioè un’intuizione sulle vostre attitudini alla corsa, una verifica della vostra tecnica di corsa, sempre collegata all’anagrafe, contezza del vostro recupero, della vostra velocità di base, della vostra postura ecc. avrà, probabilmente, compreso quali sono i vostri punti di forza, quelli di debolezza, le prospettive di miglioramento e varie altre cose.

PARAMENTRI DI RIFERIMENTO

A – DATO PREGRESSO

Chi già corre ed ha dei dati cronometrici di riferimento, magari fatti in gare federali, avrà maggiormente chiaro l’obiettivo del tempo. Per chi è alle prime armi, o corre da tempo senza essersi mai allenato in modo specifico, sarà un processo un po’ più lungo capire le potenzialità e di conseguenza gli obiettivi.

È importante anche l’aver praticato attività fisica, e soprattutto sport di endurance (nuoto, ciclismo, canottaggio) o che richiedono una preparazione atletica.

Sicuramente chi ha un fisico già allenato ed abituato alla fatica, è avvantaggiato e potrà impegare meno tempo ad ottenere un buono stato di forma.

 

B – DATO ANAGRAFICO

Gli under 30 purtroppo sono perle rare e lavorare con questa fascia di età e certamente più facile e gli obiettivi più facilmente raggiungibili. Ma dai risultati assoluti degli ultimi anni, si capisce che anche in età più matura, si può correre molto forte, soprattutto se si ha un corretto stile di vita, un fisico atletico, una mentalità da agonista, tempo di correre e coriaceità, oltre ad avere la fortuna di non infortunarsi!

Nel nostro vastissimo campione di atleti allenati, abbiamo verificato che se l’atleta non ha superato il mezzo secolo, non corre da quando era ragazzo, i margini di miglioramento, più che probabili sono certi.

Anche dai 50 ai 60 anni, se non si è mai affrontata una preparazione seria, i risultati sono più che probabili.

 

C – STRUTTURA FISICA

La struttura fisica è un altro importantissimo parametro.

Nella corsa il peso del nostro corpo è come uno zaino che ci portiamo dietro, quindi più è leggero e più è probabile correre forte. L’atleta che ha un peso da 10 kg a 1 kg inferiore al numero dei centimetri di altezza, è sicuramente avvantaggiato. Per coloro che sono sovrappeso il primo impegno sarà quello di unire dieta a corsa, ogni chilo perso, in genere rappresenta un vantaggio cronometrico di tre secondi, in alcuni casi anche di più.

Il mio consiglio è:

– di prendere questi allenamenti come un bagaglio culturale della vostra vita di atleta, che vi permetterà sempre di avere delle nozioni di base universali

– di essere COSTANTI, negli allenamenti. La continuità è molto importante. Se per infortunio, influenza, problemi familiari si debbono saltare degli allenamenti, non avere fretta di recuperare. Si riprende magari la settimana successiva

– se riuscite a partecipare ai nostri appuntamenti di gruppo, o anche ad essere virtualmente con gli altri a fare lo stesso allenamento, sicuramente la COMPAGNIA è molto importante

–  se siete persone che sono stimolate quando monitorate, allora servitevi dei nostri tecnici che vi daranno una mano ad affrontare l’allenamento al meglio

CHI È LUCIANO DUCHI

Per i pochi che non lo conoscono, Luciano Duchi è prima di tutto un grande appassionato, un uomo che ha dedicato la sua vita all’atletica leggera, prima come atleta (corsa, lanci, salti, decathlon e poi la strada), poi come organizzatore (ha inventato nel 1974 la RomaOstia e fondato nel 1976 il Gruppo Sportivo Bancari Romani, oggi GSBRun, terza società in Italia con i suoi oltre mille iscritti).

Ma Luciano Duchi è stato anche un allenatore, ed ha avuto tra i suoi allievi centinaia di amatori. Ha allenato su distanze di mezzofondo e fondo, soprattutto dai 10 km alle maratone.